Le banche centrali sono istituzioni statali che gestiscono e attuano la politica monetaria di un’economia di un Paese che include elementi fondamentali come la quantità e la crescita dell’offerta di denaro, credito e altri strumenti finanziari all’interno di un’economia, come i tassi di interesse. Gli interventi delle banche centrali possono causare un’estrema volatilità nel mercato forex. E questo determina grandi e redditizie opportunità ed un rischio considerevole allo stesso tempo.

In presenza di un ciclo economico in espansione le valute dei paesi che godono di buona salute sono destinate a rafforzarsi, in quanto la Banca Centrale tenderà ad alzare i tassi di interesse per evitare che la crescita economica possa generare inflazione. In questa situazione di “risk on”, cioè quando c’è voglia di rischiare, il mercato tende a comprare le valute dei paesi con economie in espansione e a vendere valute dei paesi in recessione, le cui banche centrali tenderanno ad abbassare i tassi per favorire una ripresa economica. E’ in questa fase che vengono costruite le tipiche operazioni di carry trade, che prevedono l’acquisto di valute considerate solide e che offrono alti tassi di interesse, acquisto che viene finanziato con la vendita di valute considerate deboli e sulle quali si paga un basso tasso di interesse. Questa situazione si capovolge quando il mercato entra in modalità “risk off”, ovvero c’è un’avversione al rischio: ciò provoca l’uscita dalle posizioni più rischiose, con gli operatori che acquistano le valute più sicure ed escono dalle valute in crisi.

Da questa spiegazione vediamo come i tassi di interesse imposti dalle banche centrali sono il fulcro dell’investimento sul mercato Forex, e come quest’ultime sono influenzate dallo stato di salute di un Paese, salute basata sulla stabilità.